Sto fermo.
Mi godo l’assenza di gravità,
il sole accende i pixel,
il mare schiumeggia ai ritmi di routine matematiche,
sento il sussurro della pace virtuale.
Sto fermo.
ascolto i gabbiani,
osservo la mia vita.
Immobile,
fantastico su quanto è e quanto sarà,
sfioro la superficie del mondo sommerso,
immagino il trasporto del vento.
Vedo i nomi di chi ha scelto l’abbandono,
li lascio cadere lentamente,
sempre più in basso,
sempre più a fondo.
Stanco dei successi,
stanco degli insuccessi,
c’e’ ancora un intero universo da scoprire.
"Auguri"
dico in un soffio,
e ritorno alla vita reale.
Un altro anno è passato.
Buon compleanno, Gleman.
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