domenica 8 giugno 2008

Lag.

Sono nella RL di un centro commerciale.

Lo spazio è stracolmo da chi cerca di completare alla rinfusa, quello che manca alla propria esistenza.
Parlano del nulla per non ascoltare il silenzio della loro anima.
Si accalcano per disporre di un aggiuntivo brandello di tempo da investire vanamente nel viaggio di ritorno.
I bambini invocano a viva voce il giusto tributo al loro egocentrismo.
I colori, i suoni, le immagini, i movimenti si affollano come in un improbabile film di fantascienza anni 70.

La mia testa è pesante…

Ma..il lag? Dove è il limite imposto dalla struttura di silicio che regola la nostra esistenza virtuale?
Il lag, il lag, voglio il lag!
Il lag per risolvere il contenzioso di troppe voci discordi.
Il lag per impedire i conflitti ideologici e materiali.
Il lag, estremo controllore di una democratica esistenza in pixel.

Il lag, si, fammi crashare…. Offline!

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